Autovelox e Photored: annullabili le multe e si pensa ai rimborsi di quelle già pagate

Autovelox

Ancora provvedimenti della Cassazione sia civile che penale in materia di accertamenti delle infrazioni al Codice della Strada a mezzo di ausili elettronici in particolare con autovelox, ma con effetti estensibili anche ai famigerati photored.

Già con la recente ordinanza 28 gennaio 2010, n. 1955 la Suprema Corte civile reiterava il principio (cfr. Cass. Civ. n. 22816 del 2008) secondo cui in tema di accertamento della violazione di norme del C.d.S sui limiti di velocità mediante strumenti elettronici omologati (c.d. “autovelox”), l’accertamento delle violazioni alle norme del Codice della Strada sui limiti di velocità non può essere affidato interamente a soggetti privati stabilendo quindi che l’assistenza tecnica delle società appaltatrici dei servizi deve limitarsi alla sole fasi di installazione ed impostazione delle apparecchiature elettroniche volte all’accertamento de quo, e non può estendersi anche alla lettura dei risultati delle rilevazioni, alla verbalizzazione e alla notifica dei verbali, pena la evidente violazione delle norme di legge che riservano i servizi di polizia stradale ai pubblici ufficiali (artt. 11 e 12 C.d.S.).

Con la sentenza n. 10620/2010 la Cassazione penale ribadisce in linea generale l’orientamento suddetto, specificando ancora una volta che l’accertamento delle violazioni (ai sensi dell’art. 11 lett. A C.d.S.), ricade tra le attività di servizio della polizia stradale, e non sono pertanto, delegabile a terzi.

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